I nostri allievi non sono semplici studenti: sono semi di futuro, coltivati con passione, rigore e umanità

C’è un momento, alla fine di ogni grande cammino formativo, in cui le parole si raccolgono in silenzio e a parlare sono gli sguardi, le mani tremanti ma ferme dei nostri allievi mentre presentano il frutto del loro lavoro, la consapevolezza con cui raccontano il percorso che hanno attraversato, e l’emozione che riempie l’aula come una musica.

Abbiamo appena vissuto questo momento, intenso, alla chiusura del VII Corso di Qualifica per Assistente Educativo, 2024/25. E ciò che resta non è solo la soddisfazione per un bellissimo progetto portato a termine, ma una profonda, autentica commozione per il livello straordinario raggiunto dalla classe: è raro assistere a un’esplosione corale di competenza, dedizione e crescita personale.

Si è così concluso il Corso, articolato su 600 ore tra aula, FAD e un lungo stage operativo di 240 ore, che ha abbracciato tutte le aree fondamentali per la formazione di una figura professionale tanto delicata quanto essenziale: l’Assistente Educativo, il “ponte umano” tra scuola e inclusione, tra diritto allo studio e diritto all’accoglienza.
Le cinque macro-aree – dall’orientamento iniziale allo sviluppo di metodologie operative, passando per la psicologia, il diritto e la didattica – hanno offerto una struttura solida, ma è stato il cuore dei partecipanti a dare anima a tutto. I progetti elaborati durante le 50 ore di Project Work ne sono la prova: concreti, originali, profondamente sentiti.

L’eccellente livello raggiunto dalla classe ha suscitato un applauso unanime e convinto da parte della commissione esterna, che ha voluto esprimere pubblicamente i propri complimenti: “Si percepisce che dietro ogni elaborato, ogni slide, ogni esposizione, c’è un lavoro serio, una passione sincera e una preparazione solida. È raro incontrare un gruppo tanto valido e motivato. Complimenti a tutti: siete stati all’altezza di una grande sfida, e l’avete vinta con onore.”

Alcuni lavori presentati hanno raggiunto vette di eccellenza tali da essere considerati buone pratiche da replicare. I nostri allievi non hanno solo appreso: hanno lasciato un segno.

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